Domenica scorsa sono andato nel Lazio ad Acquapendente per la seconda prova del circuito Umbria Marathon per la GF denominata Francigena Bike che già lo scorso anno avevo corso.
Ci tenevo a fare una grande gara, visto che, lo scorso anno proprio qui ho colto la mia prima vittoria stagionale relegando al secondo posto il bravo Pasquali Alessandro, quarto in quest'edizione.
La partenza della gara, data dalla piazza di Acquapendente, vedeva un primo tratto corso a velocità controllata per poi effettuare la partenza qualche km più sotto.Già dai primi km, come accadde lo scorso anno, ci sono stati molti scatti in testa al gruppo e velocità molto elevate si sono create nella prima parte di gara in pianura prima di iniziare la parte impegnativa del tracciato che prevedeva una lunga salita continua con pendenze variabili.Fin dai primi km, sentivo le mie gambe molto buone e una condizione migliore rispetto alla gara di Orvieto.Ho pensato di mettere da subito in difficoltà i miei avversari e ho cercato di spingere al massimo nella salita per un paio di km per vedere la loro reazione.Dopo essermi voltato a controllare una prima volta, ho sentito dietro di me che c'era un atleta che mi rimaneva appiccicicato per bene a ruota senza particolari difficoltà: Mirco Balducci, atleta Toscano molto noto nel mondo della mountainbike e pluricampione del mondo nella categoria M1 non mi ha mollato un metro e dico veramente nemmeno un metro.Ho tentato allunghi in salita anche quando la strada diventava più ripida perchè ritenevo questi tratti più adatti alle mie caratteristiche ma Mirco, sempre attento controllava la situazione .Dopo una decina di km, la gara era diventata un affare a due, l'altro campione del mondo M2,Massimo Folcarelli già un po' in difficoltà nella prima salita accuserà un pesante gap ma mi sembra di aver capito che ha anche avuto dei problemi al cambio della mountainbike.
Nella seconda parte di tracciato sono arrivato in fondo ad una discesa con qualche decina di metri di svantaggio su Balducci e, per di più dopo un guado, ho dovuto mettere il piede a terra su un lastricato che, in salita mi ha fatto scivolare la ruota posteriore aumentando di un centinaio di metri lo svantaggio sul mio diretto avversario.A questo punto non bisogna mai mollare ma ero a tutta e, di lì a qualche km anche se lo avevo ancora a vista, ho perso un po' le speranze di riacciuffarlo.Ho così controllato la situazione alle mie spalle anche se gli altri atleti erano abbastanza indietro.Terzo si è classificato Giovanni Gatti che lo scorso anno correva con lAS Roma Ciclismo e quest anno milita in un nuovo team.Quarto Pasquali Alessandro.
Bellisima gara, paesaggi e percorsi mozzafiato!
