Alle nove, dalla piazza di Spilimbergo è stato dato il via alla terza adizione della Tiliment Marathon, gara di 102 km valida per l'Alpe Adria Cup e per il circuito IMA Scapin.Era inoltre abbinato un percorso facile da 50 km e uno da 25 valido per il campionato Italiano paralimpico.
Ho preso parte al percorso da 102 km molto bello e spettacolare dove era necessario usare una buona tattica di gara sfruttando anche il lavoro di qualche compagno di fuga se si fosse riusciti a rimanere in un gruppetto di atleti determinati ad aiutarsi e a fare bene.I primi 25 km di gara erano costituiti da pianura tra sponde del fiume Tagliamento e campagne circostanti. Circa in quaranta bikers abbiamo pedalato nella prima parte di gara fino alla prima salita dove il gruppo si è sgretolato mettendo in risalto le doti dei più forti scalatori:Cattaneo, Felderer,Bianchi,Costa,Braidot Daniele e Pallhuber si sono avvantaggiati mentre io, Capuzzo, Fontana e Paccagnella abbiamo formato un trenino grazie al quale poco dopo abbiamo raggiunto Costa e Braidot e continuato di comune accordo fino alla successiva salita. Dopo una quarantina di km, io, Costa e Capuzzo abbiamo preso il largo e continuato assieme per una buona parte di gara. Al sessantesimo km però, si è messa per me di mezzo la sfortuna; eravamo arrivati al punto più alto del percorso e per un dosso sul terreno ho perso il controllo della mtb schiantandomi al suolo su un lastricato a velocità elevata.
La caduta mi ha fatto prender paura, non capivo bene se le mie condizioni fossero buone o avessi qualche botta seria; mi sono guardato intorno per cercare gli occhiali ma in una trentina di secondi non li ho visti e ho deciso di ripartire. A questo punto, i miei compagni d'avventura erano lontani e non sono riuscto a riaccodarmi anche perchè la mia velocità era nettamente diminuita.Da qui al traguardo altri quaranta km mi attendevano e, poco dopo mi hanno raggiunto Braidot e Paccagnella ma non mi sono riuscito ad accodare perchè ero ancora un po' frastornato.Non capivo se l'escoriazione al braccio avesse un taglio profondo e poco dopo ho visto che anche il collo del piede aveva tre striscie di sangue.Mi ci è voluta una mezz'oretta per rimettermi in sesto ma in questi preziosi minuti mi sono dimenticato di mangiare e ho cominciato a sentire un po' di stanchezza da 20 km dalla conclusione.Ai meno dieci km non andavo più avanti ed ho percorso con difficoltà la pianura finale e quando Fontana mi ha raggiunto non mi sono riuscito ad accodare da quanto cotto fossi.Ho concluso a fatica all'undicesimo posto ma dentro di me rimane il rammarico di una buona occasione perduta:se non fossi caduto avrei fatto una grande gara rimanendo sul gruppetto di Costa e Capuzzo ne sono certo!Ora l'importante è riprendermi dalle botte, la notte scorsa non ho chiuso occhio e spero di riposare bene tra un po'quando andrò a letto..Intanto la prima prova degli IMA Scapin è archiviata e anche la prossima a Prato il prossimo nove Maggio non sarà una passeggiata coi suoi novanta km!