mercoledì 16 dicembre 2009

Olympia IMA: i coordinatori del circuito


Da due mesi si è molto parlato del nuovo circuito nazionale di mountain bike 'Olympia Italian MTB Awards', ma chi ci sta dietro a questo importante evento sportivo per la mtb nazionale? Sono due i protagonisti di questo progetto: Massimo Stermieri, emiliano puro sangue e il padovano Gianluca Barbieri. Due bikers dalla grande esperienza ciclistica e organizzativa che sicuramente daranno garanzia per un buon risultato finale del circuito. Massimo Stermieri, trentasettenne tecnico informatico modenese, ideatore del circuito Hill Cup dal 2003, vanta alle sue spalle una collaborazione con il Rampitour d'Italia, organizzatore dell'Orlandi Cup, della Modena Cup, diventata successivamente Emilia Bike Cup, che ancor oggi coordina con grande professionalità. Un vero appassionato delle ruote grasse, è la mente grafica del circuito, colui che ha creato i loghi e il sito internet degli IMA.Vero 'tecnico' informatico, riesce ad integrare abilmente questo settore con quello sportivo; un grande merito va a Massimo Stermieri, per aver 'tenuto duro' con Hill Cup, nonostante le innumerevoli difficoltà incontrate. Gianluca Barbieri, trentanovenne imprenditore padovano, ciclista su strada dal 1984, ha corso da dilettante nel 1989 nella Car Supermercati Prodet, squadra in cui hanno militato atleti del calibro di Gilberto Simoni e Andrea Ferrigato; ex coordinatore della Coppa Colli Euganei mtb, ideatore della gara di Baone (Pd) e finale di Coppa Colli, del circuito del Castello ad Este (Pd) in notturna, di Atestina Superbike, attualmente ricopre anche la carica di 'Direttore di Organizzazione' nazionale FCI su strada, gestendo anche gare di livello nazionale, come tappe del 'Giro d'Italia femminile' e collabora in maniera marginale, in veste di addetto stampa con il circuito regionale veneto 'Blubike Superchallenge'. Grande esperienza di ciclismo a 360 gradi, quindi, messa in campo a favore degli atleti bikers che correranno gli Olympia IMA. Le parole chiave per i 'due cilindri' degli Olympia IMA sono: passione, umiltà, impegno, amicizia e rispetto; passione per uno sport che integra l'uomo con la natura, portandolo a scoprire luoghi bellissimi, che senza questo sport quasi sicuramente non avrebbe conosciuto. Umiltà nel lavorare senza montarsi la testa e tenendo ben presente che tutto deve essere fatto per il bene del circuito e per passione. Impegno nel gestire le cose, specie gli sponsor, che investono denaro e credibilità in un progetto, certamente ideato da appassionati, che però deve essere gestito con mentalità manageriale. L'amicizia che lega i due coordinatori degli Olympia IMA è ormai consolidata e questo ha fatto sì che anche tra gli organizzatori di tappa si sia creato un clima di intensa collaborazione, elevando l'entusiasmo per questo progetto. Rispetto per tutti coloro che si impegnano nel settore della MTB, specie per gli organizzatori di altre gare o circuiti; per gli Olympia IMA non ci sono 'concorrenti', ma solo colleghi, ai quali vanno il rispetto e l'augurio affinchè tutte le manifestazioni possano riuscire nel migliore dei modi. Gli Olympia IMA devono essere visti come un valore aggiunto per la mtb italiana, specie dopo gli ultimi risvolti che hanno, purtroppo, visto la chiusura di alcuni circuiti storici nazionali e dopo le infelici decisioni prese a livello federale nei confronti di questo settore che sempre più deve sapersi 'arrangiare'. Un movimento come la mtb non poteva rimanere privo di un vero circuito 'nazionale' di granfondo; è stata e sarà una bella sfida, certamente difficile; sarebbe stato più facile organizzare un circuito regionale, specie in questi periodi di 'magra', ma l'andare contro corrente è stata una scelta occulta e necessaria per tutto il movimento della mtb nazionale. Un vero 'atto di responsabilità' è stato fatto da aziende come 'Olympia Cicli' che hanno capito di dover aiutare il movimento della mtb, rischiando, altrimenti, di segregare le grosse squadre e i grandi campioni, solo in circuiti di tipo regionale che, come detto, ottengono sì il massimo rispetto, ma non riescono a dare quella risposta mediatica di tipo nazionale ad un settore che invece ha bisogno di grande visibilità per 'rimanere in piedi'. Non solo Olympia cicli, ma anche aziende del calibro di ProAction e Keit, hanno subito aderito a questo importante circuito, capendo il messaggio lanciato dal duo Barbieri - Stermieri, dando la loro massima collaborazione, creando un raporto altresì di amicizia con lo staff Olympia Ima, cosa importante per rendere sempre più entusiasmante il lavoro profuso per questo circuito. Saranno presenti su tutte le gare, i due cilindri degli Olympia IMA, portando con loro gli sponsor o il loro materiale, creando di fatto una famiglia viaggiante che darà la possibilità di dare a tutti i bikers un 'punto amico' dove scambiare un pensiero o fare, perchè no, un pò di 'baldoria'. Anche la scelta di gare unite fra loro da importanti reti autostradali non è stata lasciata al caso, ma fatta per dare la possibilità ai bikers di raggiungere i campi gara e di tornare a casa in tempi ragionevoli. Olympia IMA, un circuito amico, creato da bikers, per i bikers. Info http://www.hillcup.com/Comunicato stampa
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