sabato 6 giugno 2009

GF del Montello

Granfondo del Montello: il tracciato Gps e le mappe per Google Earth
DESCRIZIONE PERCORSOMontebelluna - Presa 10 (biv. Classic)I primi chilometri si sviluppano completamente su larghe strade asfaltate, salendo a medie pendenze fin sulla sommità del Montello lungo la Presa 20 e la Strada Dorsale. A Santa Maria della Vittoria si svolta a sinistra intraprendendo una lunga successione di facili single track inframmezzata da un breve tratto asfaltato sulla Presa 16.Raggiunto lo Stradone del Bosco si percorrono alcuni velocissimi chilometri in direzione nord-est, toccando l'abitato di Ciano e intercettando successivamente la Presa 16: ha inizio la seconda salita, caratterizzata da un'alternanza di strappi asfaltati e saliscendi sterrati che, di presa in presa, ci condurrà in località Sbeghen (Presa 12). Oltrepassati anche gli ultimi saliscendi, la traversata verso est prosegue ora prevalentemente in discesa: subito dopo il primo tecnico single track si incontra il bivio per il percorso Classic.Il tracciato più corto si stacca verso destra snodandosi prima tra agevoli sentieri poi, attraversata la Strada Dorsale, su larga sterrata riunendosi quindi ai percorsi Extreme e Marathon in località La Militare.
Altimetria percorso classicPresa 10 - Nervesa della Battaglia (biv. Marathon)Dopo la Presa 10 la discesa prosegue con un ultimo tratto in single track fino all'Agriturismo Prato Fiorito: affrontato un breve segmento su asfalto, il percorso abbandona la Presa 9 attraversando terreni coltivati a vigne e raggiungendo, non senza alcuni brevi strappi sterrati, il Consorzio Agrario di S.Croce del Montello (Presa 8).Inizia qui un insidioso tratto interlocutorio fatto di continui cambi di ritmo e variazioni di fondo, soprattutto nei pressi del Colesel delle Zorle e del Centro Ippico dove i tortuosi single track e gli infiniti saliscendi sapranno mettere in difficoltà anche i più esperti. In vista dell'Ossario le difficoltà possono ritenersi momentaneamente terminate: Nervesa può allora venire raggiunta a gran velocità attraverso sentieri panoramici e mulattiere scorrevoli; la larga sterrata sulla Riva dei Croderi anticipa l'ingresso in paese, dove è posto il bivio tra i percorsi Marathon (a destra) ed Extreme (a sinistra).
Altimetria percorso marathonAnello Susegana e CollaltoUna volta sceso sul greto del Piave il percorso Extreme attraversa il fiume su un ponte creato per l'occasione, addentrandosi tra i rilievi collinari di Susegana e Collalto: in questa zona l'ambiente cambia radicalmente rispetto al Montello, facendosi ora più ampio, esteso e panoramico. Anche la tipologia di sterrati è diversa: decisamente più veloci e scorrevoli, con salite più nette e fondo a tratti sassoso.La lunga successione di asperità che verranno affrontate (ben sei: Tombola, Anconeta, Perusai, Val del Lovo, Sandago, Cucco) si svolge quasi esclusivamente su larghe piste dal fondo compatto; solo in alcuni punti il terreno si fa più smosso e sconnesso. Nonostante la prevalenza di strada bianche, non mancano comunque dei settori in single track: il difficile Perusai in salita, il divertente toboga del Collalto subito dopo aver attraversato l'omonimo castello, la zona del Rio Camoi tutta da guidare e l'insidioso Bosco di Costa Piana.Superato il Monte Cucco, ultima e più difficile ascesa nella Sinistra Piave, il tracciato scende velocissimo verso l'abitato di Susegana: affrontato anche l'ultimo breve strappo del Castello San Salvatore non resta che tornare verso il Fiume Piave e raggiungere nuovamente il centro di Nervesa.
Nervesa della Battaglia (innesto Marathon) - Giavera del MontelloA Nervesa della Battaglia inizia la parte decisamente più impegnativa del percorso: dopo un breve trasferimento su asfalto, ecco la dura salita storica all'Abbazia di S.Eustachio e al Monumento Baracca. Terminata la successiva discesa è la volta di una repentina serie di single track comprendenti ripide salite e difficili discese: la prima zona, detta Paradiso, è senz'altro la più facile; la seconda, nei pressi dell'agriturismo La Valle è invece la più complicata viste le pendenze sempre a doppia cifra. Infine la Busa delle Rane, un vero e proprio infossamento, presenta sentieri di media difficoltà che conducono alla Presa 4.In meno di due facili chilometri di discesa si arriva a Giavera del Montello, località Agnoletti: il peggio deve ancora arrivare!
Altimetria percorso extreme
Giavera del Montello - Bivio La Militare (innesto Classic)Percorse poche centinaia di metri lungo l'asfalto della Brentella si torna a salire verso Cime delle Panziere, una salita varia e articolata: la durissima rampa del Cimitero Britannico anticipa l'attraversamento della Presa 5, preludio a una difficile sequenza di angusti sentieri che 'tagliano' il bosco fino alla Presa 7, culmine dell'ascesa.Neanche il tempo di riprendere fiato in discesa che subito si torna a salire lungo la Presa 8: a differenza delle ultima asperità, qui le pendenze sono più regolari e mai proibitive; in pochi chilometri di salita (comprensivi di un settore in single track) si perviene in località La Militare. Nel vicino omonimo bivio si ha la ricongiunzione con il percorso Classic. Bivio La Militare - Volpago del MontelloDal Bivio La Militare il tracciato si innesta sulla Presa 10 presentando l'ultimo tratto di salita: questa fase è caratterizzata dai classici sentieri del Castel Sotterra che, prima in salita e poi in discesa, mettono in comunicazione le Prese 10 e 11.Ritornati sulla Presa 10 si continua in discesa fino all'imbocco della Val Padovana: la strada torna a salire per circa un chilometro, salvo poi presentare nuovamente pendenze negative fino all'asfalto di Volpago del Montello. Volpago del Montello - MontebellunaAll'imbocco della Presa 11 i chilometri già percorsi dai temerari dell'Extreme saranno circa 100: ha inizio un terrificante susseguirsi di ripide salite e tecniche discese.Le pendenze sono abbordabili fino alla Casa Rossa, poi però il tracciato si addentra nei single track del Bosco della Serenissima e l'ascesa si fa spietata fino al Castellar, dove un interlocutorio segmento pianeggiante è quanto mai provvidenziale. La salita in realtà non è finita, mancando ancora l'ultima rampa lungo la Presa 11; a seguire la tanto desiderata discesa, ora tecnica e difficile, fino ai vigneti Facchin nei cui pressi il percorso si innesta sulla Presa 12 in direzione San Martino. Ovviamente in salita.Fino alla chiesa le pendenze sono sempre a doppia cifra, poi calano drasticamente: considerata conclusa l'ennesima salita, il tracciato presenta dei saliscendi in single track prima della breve arrampicata fino alla strada della Polveriera. Dopo pochi metri l'asfalto lascia nuovamente il posto ai sentieri, permettendo il 'taglio' verso la Presa 14 non senza qualche puntuale strappo.E' giunta l'ora di affrontare l'ultima salita di questa terribile successione: il Canalone Lele. Oltrepassato la prima parte sull'asfalto della presa, una deviazione a sinistra immette su un single track: dapprima agevole, si trasforma poco più avanti in un ripidissimo toboga (il Canalone Lele, appunto) lungo circa un centinaio di metri. Superato anche questo ostacolo, il più è fatto: il sentiero, ora in falsopiano, anticipa le dolci pendenze della Presa 15.Da qui a Montebelluna sarà praticamente tutta discesa, 'tagliando' di presa in presa attraverso un continuo alternarsi di sentieri, sterrati e brevi collegamenti asfaltati; attraversato il Canale Brentella ci si innesta sullo Stradone del Bosco in direzione Biadene, avviandosi poi verso Montebelluna per vie asfaltate.Prima dell'arrivo non è da dimenticare il Poggio Tre Pini, angusto e ripidissimo 'dente' alla periferia di Montebelluna: lungo solo duecentocinquanta metri, presenta pendenze fino al 40%. Affrontata la successiva tecnica discesa, non resta che tagliare il traguardo.
Considerazioni finaliIl percorso può essere diviso sostanzialmente in tre parti, di difficoltà via via crescente: la prima, filante e veloce, fino a Nervesa; la seconda, scorrevole con molte ascese pedalabili, nella Sinistra Piave; la terza, da Nervesa a Montebelluna, durissima viste le continue arrampicate, più o meno lunghe, su pendenze e terreni sempre impegnativi.Date le diverse caratteristiche dei tre settori, tutti sviluppati in modo complesso e articolato, sarà solo grazie a una perfetta conoscenza del percorso e a una certosina gestione delle proprie forze che il traguardo, da miraggio, potrà trasformarsi in realtà.Per il resto: Buon Divertimento, Buona Fortuna e... che vinca il migliore!
Percorso classic
Percorso marathonPercorso extremePer maggiori informazioni sulla gara potete consultare il sito della manifestazione.Scarica il seguente materiale:SCHEDA PDF DEL PERCORSOMAPPE LOGISTICATRACCIATO MARATHON GPS (traccia GPS in formato GPX)MAPPA MARAHON PER GOOGLE EARTH TRACCIATO EXTREME GPS (traccia GPS in formato GPX)MAPPA EXTREME PER GOOGLE EARTH fonte: solobike.itpubblicata il: 06/06/2009 Spedisci ad un amico visualizza per stampa

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