martedì 23 marzo 2010

Le patologie piu' frequenti nel ciclismo

Ginocchio Il ginocchio è sicuramente l'articolazione maggiormente sollecitata nella pedalata e sede di problemi clinici. Il ginocchio del ciclista opera tra una estensione minima di circa 80°, che si realizza approssimativamente al Punto Morto Superiore (PMS), ed una estensione massima di circa 150°, che si realizza approssimativamente al Punto Morto Inferiore (PMI). Il movimento di flesso estensione del ginocchio è, in realtà, complesso poiché implica anche una rotazione della tibia sotto il femore, così che in posizione di estensione massima la tibia risulta in rotazione esterna di circa 17° rispetto al femore.   Angoli al PMS e PMI relativi all'articolazione del ginocchio.   Nella estensione dell'articolazione si verifica una pressione femoro-rotulea quale componente della risultante della forza di contrazione del quadricipite e della resistenza del tendine rotuleo. Questa componente tende a comprimere la cartilagine rotulea contro la cartilagine del femore.     La resistenza della cartilagine articolare rotulea a questa pressione, ripetuta per migliaia di volte, condiziona l'apparizione dei disturbi che si possono verificare durante l'attività. Se è presente anche una minima anomalia posizionale della rotula, l'azione della componente orizzontale avviene con la presenza di zone di sovraccarico cui corrisponde l'insorgere di fenomeni localizzati di deterioramento e usura dei tessuti biologici: cartilagine articolare, tendine rotuleo. Cause predisponenti sono: anomalie congenite di posizione della rotula; l'insufficiente lunghezza del tendine; il piede cavo; una eccessiva pronazione dell'avampiede. La regolazione della sella influenza negativamente o positivamente le sollecitazioni a carico del ginocchio. Le situazioni di lavoro che stressano maggiormente il tendine rotuleo e la rotula si verificano quando il livello della sella è troppo basso e obbliga il ginocchio ad operare in tensione in tutte le fasi della pedalata. Una riduzione dell'angolo ottimale di lavoro causa, infatti una maggior compressione della rotula sul femore e di conseguenza cartilagini e tendini lavorano con una tensione maggiore. Colonna vertebrale Nonostante questo sport riduca il carico ponderale sulle articolazioni della colonna vertebrale e degli arti inferiori, un'altra patologia di riscontro relativamente frequente è la lombalgia. Anche in questo caso le cause che determinano questi problemi sono legate ad errori di posizionamento sul mezzo accentuati dalla presenza di anomalie e patologie congenite delle strutture ossee. Innanzitutto è fondamentale avere gli arti inferiori perfettamente simmetrici sia in lunghezza che nei diametri muscolari. In presenza di un arto più corto di un centimetro, il piede bloccato saldamente alla calzatura ed al pedale determina una maggior estensione del polpaccio e del bicipite femorale. Ne consegue una diversa "trazione" posteriore con possibili risentimenti dei tendini della caviglia e lombalgia da sforzo, inoltre ciò può portare a una scoliosi funzionale (atteggiamento scoliotico). Tuttavia, una delle cause di lombalgia più frequenti è l'errore di regolazione della sella. Variazioni di arretramento rispetto alla posizione ottimale determinano, infatti, alterazioni della postura del bacino e di conseguenza dell'intera colonna rispetto ai pedali che si muovono circolarmente. Una sella troppo alta, viceversa, da cui deriva un angolo tra coscia e gamba superiore a 150° può causare un eccessivo sbilanciamento del bacino ad ogni colpo di pedale con iperstiramento dei muscoli lombari e torsione del rachide lombosacrale. Tendine di Achille Le infiammazioni del tendine di Achille, fortunatamente rare, sono spesso causate da distanza sella-pedale insufficiente, con eccessiva flessione dorsale della caviglia e/o arretramento sella ridotto rispetto alla morfologia degli arti inferiori. Nella maggior parte dei casi coesistono fattori predisponenti come: il piede cavo, una eccessiva pronazione dell'avampiede. Muscolatura Un errore di posizionamento della sella può, infine, determinare problematiche a livello della muscolatura: i gruppi che più si manifestano sensibili sono gli ischio-crurali (muscoli flessori della gamba) che possono andare incontro a contratture e infiammazioni inserzionali (sindrome del piriforme) se la sella è eccessivamente alta. La muscolatura estensoria della gamba, ed il muscolo ileo-psoas (profondo del bacino), viceversa, possono presentare alterazioni se la sella risulta troppo bassa.    

Campione regionale cross country M 3

Sabato 4 ottobre , ho vinto, a San Zeno di Montagna, il campionato regionale xc .Terzo assoluto sulla classifica dei master 3 di giornata; o...