giovedì 22 gennaio 2009

Verso l'annullamento gli internazionali d'italia cross country e il circuito marathon

Dopo settimane di stallo, con dirigenti impegnati su altri fronti e poco sensibili alla situazione del fuoristrada, è Davide D'Alto il primo ad uscire finalmente allo scoperto. Già in dicembre da queste pagine, avevamo invitato la Federazione a muoversi con delle decisioni e con investimenti finanziari verso un settore che, per forza di cose, soffre in un periodo di recessione mondiale che colpisce chiaramente tutti e quindi anche il nostro sport.
Il referente del settore fuoristrada della FCI, il vicepresidente vicario Davide D'Alto, ha chiesto la convocazione urgente della commissione MTB per discutere l'annullamento dei circuiti federali cross country e marathon. "Proporrò alla commissione l'annullamento degli Internazionali, un fiore all'occhiello, con la Coppa Italia giovanile, di tutta l'attività federale. Nonostante i ripetuti tentativi compiuti a tutti i livelli, all'orizzonte non vedo nulla di positivo. Non è stato stanziato neppure un centesimo per i circuiti federali di tutte le specialità. Mancano poche settimane dall'inizio dell'attività. Lo sponsor dell'anno scorso, da tempo ha ritirato la sua disponibilità e la FCI non ha mosso un dito, esattamente come per il Giro d'Italia di Ciclocross, salvato in extremis. Ciò nonostante il settore fuoristrada possa vantare un avanzo positivo in bilancio di oltre 230.000 euro, soldi che come al solito sono serviti (o serviranno) a finanziare altro. In tutti questi anni gli Internazionali MTB si sono in gran parte autofinanziati: Liquigas e Respira, gli sponsor principali, hanno dato una mano decisiva alla crescita del circuito, che non è mai pesato sulle spalle della FCI. Come dirigente federale non posso fare altro che prendere atto di questa situazione, che penalizza principalmente la specialità olimpica del XC e che potrebbe in un futuro prossimo, ripercuotersi anche sull'altra specialità olimpica, il BMX".
Una dichiarazione certamente molto forte, ma soprattutto con possibili ripercussioni devastanti per la mountain bike. Se alle dichiarazioni seguiranno i fatti, a meno di due mesi dalla prima prova in programma il 15 marzo a Montichiari (BS), ci troveremmo a perdere, per cominciare, gli Internazionali d'Italia XC, l'unico vero circuito italiano di altissimo livello che ha sempre visto al via i migliori interpreti della disciplina italiani e stranieri. Questa indisponibilità economica della FCI nei confronti degli Internazionali d'Italia MTB coinciderebbe curiosamente con la nascita di un futuro Giro d'Italia Under26 su strada, al quale la Federazione, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe economicamente partecipare.
Naturalmente auspichiamo che le dichiarazioni di Davide D'Alto aprano un dibattito serio e soprattutto costruttivo in seno alla Federazione e che questa situazione possa essere sbloccata al più presto.
(Marco Tuninetti)

Campione regionale cross country M 3

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